Questa breve frase, senza punto esclamativo, non è una minaccia, senza punto di domanda non è una richiesta ed assume un particolare significato se la mettiamo dopo: se la vuoi ….
“Se la vuoi me la paghi” è la richiesta che spesso si sentono rivolgere dei clienti che acquistano un prodotto e chiedono giustamente, come loro diritto, la marcatura CE ed il fornitore gli risponde proprio così.
Facciamo degli esempi:
- a richiesta di fattura, il venditore dice: se la vuoi me la paghi;
- a richiesta di scontrino per il caffè, il barista risponde: se lo vuoi me lo paghi;
- a richiesta da parte della Guardia di Finanza della dichiarazione dei redditi, il contribuente risponde: se la vuoi me la paghi.
Ritengo che i tre esempi seppure molto diversi tra loro rendano l’idea dell’assurdità della richiesta.
La marcatura CE è un obbligo, come la fattura, lo scontrino e la dichiarazione dei redditi, ma evidentemente in un Paese in cui i “furbi” rimangono molti, gli obblighi di legge possono essere interpretati come prestazioni a pagamento o semplici opzioni.
Chi fa una simile richiesta dichiara implicitamente “non ho fatto nulla” e probabilmente non sa neppure cosa dovrebbe fare e solo se tu, cliente, mi paghi rispetterò la legge, rispetterò i tuoi diritti e farò ciò che è un mio obbligo.
Io direi che questi signori si meritano un premio per la creatività, seguito dalla denuncia per aver infranto sia sul piano penale che sul piano civile una legge a difesa della sicurezza degli utilizzatori e dei consumatori.
Invece di brontolare, come sport nazionale non colpito da restrizioni covid, impariamo a far valere i nostri diritti.
La Guardia di Finanza dovrebbe essere a nostra disposizione e dovrebbe sapere come intervenire in questi casi, spero non sia sfuggito il condizionale, ma sono molti i funzionari che sanno che il rispetto della marcatura CE rientra tra i loro obbligo di controllo. Purtroppo, molti NON significa tutti.
Pensate che ci sono autorità di controllo del mercato che pensano che il certificato RoHS sia per i rossetti e che i doganieri svolgano un lavoro encomiabile perché bloccano la merce in dogana perché non rispetta la marcatura CE.
Non ci si può quindi stupire dei “furbetti” del “se me la paghi”, perché un efficace controllo sul mercato li spazzerebbe via, invece continuano ad imperversare indisturbati.