L’esperimento sui punti di vista

Un professore universitario si presentò un giorno in aula con un contenitore trasparente e pieno di sassi, chiedendo agli studenti: questo vaso è pieno?

Tutti risposero di si.

Il professore allora prese della ghiaia più sottile, la versò nel vaso e rifece la stessa domanda, ottenendo la stessa risposta.

Prese allora della sabbia che andò a riempire gli spazi vuoti, rifece la domanda e gli studenti risposero con un si meno convinto essendo stati smentiti in precedenza.

Il professore prese dell’acqua e ne usò una notevole quantità per rabboccare il vaso ed a questo punto, ottenne come risposta un convinto si, perché non era possibile farci stare più nulla.

A questo punto prese una tazzina di caffè se la bevve e concluse, per un caffè c’è sempre posto.

La storiella parla della relatività dei punti di vista, ma arriva alla conclusione che in qualche modo si arriva ad un punto in cui la misura è colma.

Gli incarichi del commissario straordinario

Ci poniamo da semplici cittadini e da operatori coinvolti nelle attività legate alla pandemia, la seguente domanda: quando la misura del Dottor Arcuri sarà colma?

Abbiamo imparato a conoscerlo in periodo di pandemia e la stragrande maggioranza degli italiani non si è posta la domanda: cosa stava facendo prima?

Certamente qualcosa stava facendo e forse la faceva bene, se nessuno ha contestato la sua nomina a commissario straordinario.

Non spetta a noi giudicare il suo operato, lo faranno gli italiani, lo farà chi di competenza, certo ha saputo mettere a disposizione delle Regioni, molti strumenti che non sempre sono stati impiegati al meglio.

La carenza di mascherine e di altri dispositivi in qualche modo è stata superata, descriverne il percorso meriterebbe un libro e non qualche servizio giornalistico.

Poi sono arrivati i banchi e forse sapendo che la seconda ondata avrebbe richiuso le scuole, rendendo inutili i banchi, ha emesso un bando assolutamente impossibile da rispettare, ma tanto sapeva che dopo tre giorni di ribalta mediatica tutto sarebbe scomparso, come di fatto è scomparso.

A chi interessa oggi di fronte a 10.000 morti in un mese, la media più alta nel mondo, se i banchi con o senza rotelle sono arrivati nei tempi e nei modi previsti.

Tutto ciò che riguarda Covid e dintorni è nelle mani del Dottor Arcuri e personalmente non ce ne dogliamo, non abbiamo titolo e competenze per entrare nel merito, ma oggi oltre a Invitalia di cui si occupava pre pandemia, che deve curare gli investimenti statali in situazioni di crisi, oltre a tutto ciò che comporta l’emergenza pandemia, così come se nulla fosse gli viene affidata la “resurrezione” di ILVA. Qualcuno lo proporrà prima o poi “santo subito”.

C’è ancora spazio per un caffè? Il principio di Peter

Comprendiamo che quando qualcosa funziona la si debba utilizzare al più alto livello possibile, ma abbiamo qualche dubbio sul fatto che sia rimasto lo spazio per un caffè e se non riflettono coloro che affidano gli incarichi, vedasi vicenda della sanità calabrese, dovrebbe almeno rifletterci lui.

Se gli altri non sanno quello che fanno, almeno lo dimostri lui, a meno che non desideri diventare un ennesimo esempio che conferma del principio di Peter, ben illustrato i due piacevolissimi volumi di qualche anno fa.

Lo riassumo in breve per chi non lo conoscesse:

in una scala gerarchica ogni individuo è destinato a salire fino a raggiungere il proprio grado di incompetenza, dopo di che non andrà più oltre.

Il guaio di questo principio è che dimostra chiaramente che le posizioni consolidate sono sempre ricoperte da incompetenti.

Forse fermarsi un po’ prima ci garantirebbe maggiore efficacia ed efficienza.

Stimando, fino a prova contraria, il Dottor Arcuri, noi speriamo che abbia ben chiaro quale sia il suo gradino più alto e sappia fermarsi a quello precedente.

 

Leggi altri articoli di Renato anche su:

https://www.marcaturace.net/

https://dichiarazionediconformita.eu/

https://project-support.it/

https://sicurezzadeiprodotti.it/