Riporto un episodio capitato giorni fa in una pasticceria del mio paesino, ma potrebbe essere successo in qualsiasi parte d’Italia.

Una coppia di giovani genitori entra in pasticceria con due bambini, la più piccola viene seduta sopra il bancone su cui si appoggiano le tazze ed i piattini, l’altro un po’ più grande viene lasciato libero di gironzolare per il locale, come d’uso comune.

Il bambino curioso come giusto che sia, inizia il suo giro di perlustrazione ed a toccare più o meno tutto ciò che trova interessante e che sta esposto all’interno del locale.

Ad un certo punto la sua attenzione viene attirata dalle tende a strisce verticali che servono per ombreggiare l’interno.

Sono tende notoriamente delicate, non sono pensate per far giocare i bambini, quindi l’esercente si avvicina al bambino e con molta gentilezza, essendo pure lei nonna, spiega che giocando con le tende potrebbe creare qualche problema.

Non fa nessun appunto ai genitori e certamente non tratta in malo modo il bambino, non è nella sua indole e neppure nella sua abitudine, essendo tutti i giorni a contatto con ogni tipo di clientela.

I genitori richiamano il bambino ed iniziano a redarguirlo in modo tanto appariscente quanto sarcastico e strafottente, con frasi del tipo: stai fermo, mettiti sull’attenti, attento che se ti muovi chiamano i carabinieri e via di questo passo per tutto il tempo della loro permanenza.

Finita la colazione e pagate le consumazioni la famigliola si avvia alla porta ed ai saluti della nostra amica rispondono con voce tutt’altro che sommessa: andata a c……..

Non sono necessari commenti, ognuno potrà fare i propri, ma mi domando una volta di più, è proprio il caso di stupirsi quando le cronache riportano episodi nei quali sono protagonisti giovani che nel pieno disprezzo delle regole sociali, si comportano da veri e propri vandali? Sembra così difficile stabilire la genesi di questi soggetti? Il frutto non cade mai lontano dalla pianta ed una pianta malata difficilmente da frutti sani.

Domandiamoci perché durante la pandemia molte famiglie con componenti giovanili sono state maggiormente colpite dal virus, siamo certi che quei giovani abbiano il concetto del rispetto per regole e soprattutto per gli anziani delle loro famiglie? Infine, chi glielo doveva insegnare, la scuola o la famiglia?

 

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