La Tua domanda molto “semplice”, come tutte quelle che mi fai, potrebbe richiedere una risposta scritta in un libro, oppure una risposta semplicissima: il tempo non esiste!

Il tempo non è nulla, potremmo dire che è una scusa per vendere orologi, ma in realtà è una nostra necessità e per tale ragione gli uomini lo hanno immaginato e si sono impegnati molto a misurarlo il più precisamente possibile.

Pensa che l’uomo ha inventato meccanismi molto sofisticati, che costano molti soldi, per misurare una cosa che non c’è, siamo proprio strani noi umani.

Infatti, i bambini piccoli vivono benissimo senza orologi e normalmente imparano a leggere gli orologi dopo qualche anno di scuola.

Anche se sa che la scuola inizia alle 8,30, per un bambino di sei anni non significa nulla ed in realtà per i genitori significa solo che a quell’ora, che tutti conoscono per 8,30, si devono trovare a scuola con i bambini, oppure dovranno essere al lavoro ed i bambini saranno trasportati a scuola con lo scuola bus.

Qualcuno ha affermato che il “tempo fugge” per dire che passa, ma in realtà non è il tempo che passa, ma sono le cose che succedono e per stabilire un “prima” ed un “dopo”, abbiamo inventato questa cosa chiamata “tempo”.

Pensa che una volta si guardava il passare dei giorni, delle stagioni, del sole e della luna e si viveva lo stesso, poi un signore che si chiamava Galileo Galilei, osservando in una chiesa un secchiello metallico attaccato ad una lunga corda, ha controllato che il tempo che ci metteva ad andare su e giù era sempre lo stesso ed ha pensato a come misurarlo.

La cosa strana e sorprendente è che Galileo controllava il movimento di questo secchiello contando i battiti del suo cuore, come se quelli fossero sempre uguali, cosa che non è assolutamente vera e che nessuno ha mai fatto notare per contestare le sue teorie.

Però questa sua osservazione, che nessuno aveva fatto prima di lui, è stata utile per iniziare a pensare agli orologi ed alla misurazione del tempo nel modo il più esatto possibile.

Nei tempi antichi le ore del giorno si misuravano con la meridiana, che proiettava l’ombra di un bastoncino su una pietra su cui erano incise le ore come nei quadranti degli orologi moderni, ma ovviamente funzionava solo quando c’era il sole.

Un altro modo per misurare il tempo è la clessidra, cioè un vasetto con una strettoia in mezzo e con della sabbia che passa da una parte all’altra, ma questo strumento può misurare solo un intervallo di tempo, come quello che ci vuole per cuocere un uovo, infatti se Ti ricordi abbiamo trovato la clessidra nella sala della colazione, vicino all’acqua bollente che serviva proprio per cuocere le uova.

Come tutte le grandezze reali o inventate come il tempo, in teoria anche questo si può dividere all’infinito, pensando di individuare una dimensione sempre più piccola, invece non è così, nessuna grandezza, neppure il tempo, si può dividere all’infinitamente piccolo, anche il tempo ha una misura minima e te lo dimostro con un “giochetto” assurdo.

Immagina che una tartarughina ed il tuo gattino facciano una gara di corsa e la tartaruga parta più avanti di un metro.

Dopo poco tempo il gattino avrà fatto un po’ di strada e si sarà avvicinato alla tartaruga, ma nel frattempo lei è andata un po’ avanti e non sarà più ferma al punto di partenza.

Dividendo sempre la distanza ed il tempo in parti sempre più piccole, si può dimostrare che il gattino non raggiungerà mai la tartaruga, però noi sappiamo che questo non è vero e che il gattino raggiungerà e supererà la tartaruga, allora cosa c’è di sbagliato?

Proprio il calcolo del tempo che non si può continuare a dividere e che al di sotto di una certa dimensione non scende.

Questo ragionamento vale anche per altre cose, ad esempio a scuola Ti insegneranno che una linea si compone di un numero infinito di punti e che il punto non ha dimensione, allora com’è è possibile che sommando tanti punti senza nessuna dimensione si ottenga una linea che invece si può misurare?

Anche qui c’è un errore, il punto privo di dimensione non esiste, è solo una “fantasia” dell’uomo che non sapeva misurare quel punto, invece oggi sappiamo che il punto ha una dimensione che è piccolissimissima, ma ce l’ha e non è senza dimensione.

La dimensione di un punto è un miliardesimo, di un miliardesimo, di un miliardesimo di millimetro e forse mi sono dimenticato qualche miliardesimo.

Forse queste cose non Ti sono molto chiare, ma non preoccuparti, non Ti creerà problemi per il Tuo futuro anche se non le capisci bene, sai qualcuno potrebbe preoccuparsi che queste spiegazioni danneggino il Tuo sviluppo, ma stai serena, la conoscenza non ha mai fatto male a nessuno, l’ignoranza si.

Magari quando diventerai grande sarai attratta dai misteri della fisica quantistica, per ora puoi giocare tranquilla, per la vita di tutti i giorni queste informazioni non sono fondamentali, ma è bene sapere che esistono cose che si studiano anche solo per il gusto di studiarle e magari si raccontano come fossero delle storielle.